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Troppo tempo sui social? Ecco il timer Facebook che misura quanto stai online

Facebook è il social network più utilizzato al mondo, sono milioni gli utenti attivi ogni giorno che usano con frequenza il social con il rischio di passare più tempo collegati in rete piuttosto che nella vita reale, per questo motivo Facebook ha deciso di introdurre uno strumento utile a misurare il tempo che si passa online. Ma andiamo per ordine, uno studio recente ha stimato che sono milioni le persone in tutto il mondo che soffrono di dipendenza da Facebook e da altri social networkSi può parlare di una vera e propria dipendenza dalla quale è possibile disintossicarsi, ma prima bisogna riconoscere i sintomi e capire che si ha un problema con l’utilizzo di tali tecnologie. Prima di parlare del timer Facebook che dice da quanto tempo si è online, cerchiamo di capire meglio cos’è la dipendenza da Facebook, come riconoscerla e cosa fare per uscirne.

SOMMARIO

  1. Dipendenza da Facebook, cos’è?
  2. Cosa provoca la dipendenza da Facebook?
  3. Sintomi da dipendenza da Facebook
  4. Time Facebook per monitorare il tempo trascorso sul social

Dipendenza da Facebook, cos’è?

Negli anni Facebook ha modificato il modo di comunicare, socializzare e comunicare con altre persone, indubbiamente si è anche andati oltre, mettendo a disposizione una serie di funzionalità che hanno coinvolto troppo gli utenti, al punto che molti hanno maturato una sorta di dipendenza dai social network difficile da controllare e sconfiggere. Questa problematica non va sottovalutata, infatti, col tempo può diventare molto seria e influire negativamente sull’emotività e sui comportamenti di chi ne è affetto.

La dipendenza è una condizione di incontrollabile bisogno di un prodotto o sostanza, la mancanza provoca uno stato depressivo, malessere e angoscia, fino a sfociare in comportamenti più o meno violenti ma anche problemi fisici come vomito, nausea, mal di testa e molto altro.

Ovviamente, Facebook non è un farmaco ma allo stesso modo può provocare una serie di disturbi comportamentali che possono essere paragonati a quelli relativi all’assunzione di farmaci e sostanze. Anche se non si può parlare di una vera e propria dipendenza, poiché manca la fisicità del bisogno, è opportuno trattare il problema come se lo fosse.

Cosa provoca la dipendenza da Facebook?

Facebook rende più decise le persone, induce un forte senso di sicurezza, di personalità e socialità che molti hanno difficoltà ad avere nella vita reale; in una società sempre meno connotata da contatti sociali reali, in cui prevale l’immagine, Facebook sembra essere in grado di rendere più sicure le persone, di trasformare i difetti in pregi, ciò che è brutto in bello, basta un Mi piace su una foto o un video e degli inviti su gruppi e pagine per sembrare di avere una vita sociale attiva.

Ovviamente la realtà non è quella che sembra, Facebook può dare molta insoddisfazione e infelicità. La maggior parte delle persone pubblica su Facebook momenti felici della vita in cerca di reazioni positive ma anche di foto e video che possa trasmettere un’immagine di un “io” migliore, cercando l’approvazione altrui.

Su Facebook e sui social network avviene un’autoesposizione continua, una persona che pubblica post ne spinge un’altra a fare la stessa cosa creando una catena infinita e dando vita a un circolo vizioso.

Nonostante ci sia molta preoccupazione per mancanza di privacy provocata dall’attività online, ci sono persone che amano condividere le proprie cose in rete per ottenere delle gratificazioni attraverso un like o un commento.

Sintomi da dipendenza da Facebook

Da diversi anni la dipendenza da Facebook è oggetto di studio da parte di psicologi e psichiatri, sono diventati riconoscibili alcuni sintomi che fanno capire che una persona ha qualche problema con l’utilizzo di Facebook e dei social network.

È possibile distinguere tre tipologie di sintomi:

Questi sono solo alcuni dei sintomi da dipendenza da Facebook, ci sono altre condizioni che sono chiaro segnale di qualche problema legato all’utilizzo di internet e che solo un professionista sa riconoscere.

Per uscire da questo problema bisogna, come prima cosa, riconoscere di avere un problema, inoltre, c’è bisogno di grande forza di volontà e di voglia di cambiare; le dipendenze vanno combattute con l’aiuto di psicologici e psichiatri e mai da soli.

Time Facebook per monitorare il tempo trascorso sul social

L’ideatore di Facebook è consapevole di come il suo social network sia il più utilizzato al mondo e di come le persone trascorrano molto tempo della loro giornata collegati, per questo motivo ha deciso di introdurre uno strumento che sia in grado di dire alle persone quanto tempo passano sul social network. Instagram è stato il primo a fare da cavia per questa nuova funzionalità, visti i buoni risultati si è deciso di installare questo strumento anche su Facebook.

Si chiama “Your time on Facebook” e permette di tenere il conto del tempo che si trascorre sul social tra like, condivisioni e interazioni varie. Con questo strumento si può sapere la frequenza quotidiana e i dati verranno cancellati ogni settimana, inoltre, l’utente può scegliere quante ore massimo può stare sui social, trascorse le quali si riceverà una notifica del tempo scaduto e la pagina verrà chiusa fino a fine giornata.

È sufficiente selezionare l’opzione “Imposta un promemoria giornaliero” e la funzione sarà attivata. Questo strumento non risolve i problemi legati alla dipendenza da Facebook ma è un ottimo aiuto per valutare il tempo che si trascorre sul social e contenerne l’utilizzo durante la vita quotidiana.

Uno studio condotto in Pennsylvania ha evidenziato la relazione tra l’uso dei social network e un calo del benessere psicofisico, infatti, chi passa troppo tempo collegato è decisamente più propenso all’isolamento sociale, alla depressione e a disturbi del sonno.