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Core Update di Google: cos’è e cosa fare dopo l’ultimo Helpful Content Update di settembre

Da qualche anno, Google continua a lavorare per migliorare la qualità dei contenuti mostrati all’interno dei risultati di ricerca. Periodicamente sono stati lanciati aggiornamenti all’algoritmo che hanno scosso la SERP, anche se non sempre in modo significativo.

Da settembre 2022 è stato rilasciato un broad core update che, a differenza di altri, apporterà modifiche significative. Per ora questo aggiornamento vale solo per la SERP in lingua inglese, ma nei prossimi mesi riguarderà anche quella italiana.

L’annuncio ufficiale di Google permette a tutti i proprietari di siti e ai creatori di contenuti di conoscere con anticipo le informazioni riguardanti le novità che comporteranno dei cambiamenti in termini di traffico e ranking.

Vediamo più nel dettaglio l’ultimo core update di Google, conosciuto anche con il nome di Helpful Content Update.

Sommario

  1. Cos’è un Broad Core Update di Google?
  2. Cosa cambia con il Core Update di settembre 2022?
    1. Come avviene la classificazione dei contenuti?
    2. Il nuovo core update riconosce anche i contenuti scritti con tool di AI Writing
  3. Cosa fare dopo un Core update di Google?
    1. Qualità del contenuto
    2. Esperienza e competenza
    3. Presentazione
    4. Comparazione
  4. Dopo quanto tempo è possibile assistere a un recupero del crollo di traffico?
  5. Il recupero del traffico organico e del ranking sono sicuri?
  6. Quali sono le migliori pratiche dopo un calo di traffico?
  7. Come possiamo aiutarti dopo un core update di Google?

Core update google

Cos’è un Broad Core Update di Google?

Il broad core update è un aggiornamento principale che modifica in modo sostanziale l’algoritmo di base di Google, composto a sua volta, da tanti algoritmi che hanno il compito di interpretare i segnali delle pagine web e posizionare in alto il contenuto ritenuto migliore nel rispondere a una determinata query di ricerca.

Sono oltre 200 i fattori che vengono utilizzati da Google per decidere il posizionamento di pagine e contenuti, anche se non sono mai stati resi noti, sappiamo che sono essenziali per ottenere buoni risultati nella SERP.

I broad core update non riguardano un aspetto specifico, ma apportano miglioramenti a tutto il sistema di classificazione di Google. In altre parole, sono stati progettati per cercare di aumentare la pertinenza dei risultati di ricerca, rendendoli sempre più precisi e utili agli utenti.

L’obiettivo di Google è quello di fornire la migliore risposta a una ricerca, i core update servono proprio a questo scopo: fornire contenuti di qualità, autorevoli e pertinenti per gli utenti che necessitano di una risposta a un proprio bisogno, tramite la digitazione di una query.

I core update sono in grado di cambiare anche l’importanza dei fattori di ranking, per questa ragione quando ne viene lanciato uno, Google lo annuncia in via ufficiale, poiché dopo l’aggiornamento possono verificarsi dei cambiamenti significativi nella SERP, con cali o miglioramenti.

Un broad core update interviene in modo ampio sui risultati di ricerca, dopo il rilascio, possono recuperare visibilità pagine che erano state sottovalutate fino a quel momento, per cui, in ottica di miglioramento della qualità generale del sito, è importante fare una valutazione dei contenuti e lavorare alla loro ottimizzazione.

Cosa cambia con il Core Update di settembre 2022?

L’ultimo aggiornamento principale algoritmico di settembre 2022, denominato Helpful content Update, è stato rilasciato a metà agosto negli USA e nelle prossime settimane completerà la sua implementazione a livello globale in tutte le lingue.

Come è intuibile dal nome si tratta di un aggiornamento che si focalizza sul valore dei contenuti e sulla loro effettiva utilità nel rispondere a un intento di ricerca.

In base all’assegnazione di un determinato valore, la pagina viene classificata all’interno della SERP, nel posizionamento ritenuto più idoneo.

Il perfezionamento degli algoritmi e dei suoi spider, permette a quest’ultimi di trovare automaticamente il contenuto migliore, scritto per dare informazioni utili al lettore e pensato principalmente per quest’ultimo e non solo per ottenere traffico, e quindi, scritto per la SEO.

Come avviene la classificazione dei contenuti?

L’intelligenza artificiale scansiona tutti i testi, ne verifica l’originalità e poi gli assegna un valore che può essere: basso, medio, alto o nullo. In pratica, fino a prima di questo core update, un blog che conteneva articoli che non avevano alcun valore, questi semplicemente non ricevevano traffico. Adesso, Google attribuisce un valore medio al blog calcolando quanti articoli apportano un valore aggiunto e quanti no, penalizzando il sito se la media ottenuta è sfavorevole.

Cosa fare con i contenuti classificati come non utili? Leggendo le linee guida ufficiali dell’Helpful Content Update, è possibile leggere un’indicazione importantissima, ovvero: “removing unhelpful content could help the rankings of your other content.”

Vuol dire che invece di aggiornarli, Google suggerisce di rimuovere i contenuti non utili per aiutare l’indicizzazione di altri contenuti presenti nel blog o sito web.

Vale per tutti i contenuti a basso o nullo valore? Non sempre. Sta al content creator valutare, ma in alcuni casi cancellare può essere più utile che aggiornare, se gli articoli non danno alcun valore aggiunto rispetto ai competitor sullo stesso search intent.

In particolare, gli articoli che non sono corrispondenti all’area tematica del sito e che non si rivelano validi e utili ai lettori.

Il nuovo core update riconosce anche i contenuti scritti con tool di AI Writing

Come detto in precedenza, l’Helpful Content Update si focalizza sulla pertinenza dei contenuti, sulla capacità di apportare un valore aggiunto al lettore e sulla qualità di scrittura.

I testi devono essere scritti in modo da risultare leggibili, di facile comprensione, esaustivi e pertinenti. Come sempre non sono ben visti contenuti copiati, nemmeno parzialmente, incompleti o del tutto incapaci di fornire una risposta utile all’utente per una determinata query di ricerca.

In questa ottica, con il nuovo broad core update, l’algoritmo di Google è in grado di riconoscere anche i testi scritti con tool di AI Writing, strumenti che generano automaticamente il contenuto partendo da alcune informazioni di base inserite dal content creator.

La maggior parte dei contenuti ottenuti con questi strumenti di intelligenza artificiale, non sono di qualità e, alcune volte, nemmeno totalmente originali.

È importante che i contenuti siano scritti per il lettore da copywriter professionisti, in grado di produrre testi capaci di soddisfare l’intento di ricerca e, allo stesso tempo, posizionare l’articolo tramite alcune ottimizzazioni SEO, che però non lo rendano un contenuto scritto più per il motore di ricerca che per le persone.

È evidente che per ottenere questo risultato non bisogna improvvisare. Se vuoi che il blog o sito web non venga penalizzato puoi affidarti al nostro servizio di Article Marketing.

Cosa fare dopo un Core update di Google?

Se dopo un Core Update Google, il sito subisce un calo di traffico, la prima cosa da fare è pensare in che modo reagire. Come detto fino ad ora, la qualità dei contenuti è al centro dell’azione di Google, per questo motivo bisogna partire proprio da questi.

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Come valutare i contenuti? Possiamo sintetizzare in questo modo:

Qualità del contenuto

Il testo scritto fornisce tutte le informazioni necessarie a renderlo completo ed esaustivo? Al suo interno sono riportate ricerche e analisi? I title e i meta description forniscono un’idea sommaria e utile del contenuto? Queste sono solo alcune delle domande da porsi per valutare la qualità del testo.

Esperienza e competenza

Il contenuto trasmette competenza e autorevolezza? Presenta al suo interno informazioni capaci di trasmettere fiducia al lettore? È stato scritto da una persona competente in materia ? Molto utile è inserire i riferimenti dell’autore dell’articolo o di fonti autorevoli.

Presentazione

Il contenuto proposto al lettore deve essere privo di errori ortografici, è importante che sia scritto bene, senza fretta e segua uno stile ben preciso.

Non deve contenere troppi annunci che ne impediscono la lettura o che distraggano l’utente, inoltre, i contenuti devono essere correttamente visualizzati dai dispositivi mobili.

Comparazione

Bisogna chiedersi se il contenuto fornisce un valore in più rispetto a quelli proposti dalla concorrenza, presenti nella SERP.

Inoltre, è importante che il testo sia scritto per i lettori e non solo per il motore di ricerca.

Oltre alla valutazione dei contenuti, per capire l’origine dei cali di traffico e della parole chiave, può essere necessario fare un’analisi SEO del sito, per individuare le pagine più colpite, analizzarle e capire la valutazione e il valore assegnato da Google in base ai criteri di cui abbiamo parlato fino ad ora.

Dopo quanto tempo è possibile assistere a un recupero del crollo di traffico?

Dopo aver migliorato i contenuti e attuato tutte le azioni necessarie rilevate durante l’analisi SEO del sito web, quanto tempo occorre per risalire? Non ci sono tempi certi. Durante il corso dell’anno vengono rilasciati più core update, di conseguenza, un contenuto penalizzato da un update e poi migliorato, può non recuperare fino al successivo aggiornamento.

Ci sono comunque altri piccoli update algoritmici non annunciati che, dopo il rilascio possono contribuire al recupero, se il sito web è stato ottimizzato.

Il recupero del traffico organico e del ranking sono sicuri?

Dopo aver lavorato all’ottimizzazione dei sito web e al miglioramento dei contenuti, è sicuro recuperare ranking e traffico? Una domanda la cui risposta non è affatto certa.

Infatti, i miglioramenti non sono una certezza di recupero, così come non è sicuro riuscire a mantenere una posizione fissa e garantita nei risultati di ricerca. Questo perché Google posiziona i contenuti più meritevoli che, possono cambiare nel tempo.

Al contempo, utilizza alcuni segnali che lo aiutano a comprendere in che modo gli umani valutano la pertinenza di un contenuto. Se i testi prodotti non corrispondono a tali segnali, difficilmente si assisterà a una risalita.

Quali sono le migliori pratiche dopo un calo di traffico?

Tenendo conto di quanto detto in tutti i paragrafi precedenti, cosa puoi fare davvero in termini pratici? Come prima cosa non bisogna agire frettolosamente, apportando subito cambiamenti sostanziali, poiché il rischio è quello di perdere altro traffico su pagine ben posizionate. Del resto, le fluttuazioni in SERP sono continue, agire con modifiche radicali può comunque non portare al recupero del traffico. Meglio fare una valutazione generale del sito, controllare i contenuti e confrontare se tutto risponde ai requisiti di qualità di Google.

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Puoi decidere di agire su ciò che ti sembra migliorabile, sempre consapevole che potrebbe non bastare o che, più semplicemente, un futuro update, possa riportare su il sito anche senza intervenire.

Precisiamo anche che, dopo un update dell’algoritmo di Google, se il sito cala non vuol dire che sia stato penalizzato, anche se le conseguenze sono simili, ovvero la perdita di posizioni e traffico.

La penalizzazione è una violazione inflitta da Google a un sito che non rispetta le linee guida per webmaster, segnalate con avviso nella Search Console.

I cali dopo i core update, invece, sono normali e legati alla fluttuazione delle SERP e non vengono annunciati.

Tutto chiaro, ma cosa fare se voglio agire dopo una perdita di ranking? Puoi provare a intervenire ottimizzando i contenuti, aggiornali, migliorarli e inserire novità, se presenti.

Inoltre, puoi controllare la velocità di caricamento dell’URL, l’User experience e le performance da mobile.

Fondamentale è anche la rilevanza dei contenuti, per cui puoi andare a studiare la concorrenza, vedere quali sono le pagine in salita in SERP e capire quali sono i contenuti che meglio rispondono agli intenti di ricerca.

Come possiamo aiutarti dopo un core update di Google?

Se il tuo sito web o blog ha subito un calo dopo un Core Update di Google, possiamo occuparci dell’analisi SEO completa e della valutazione dei contenuti, per individuare le cause che hanno portato alla perdita di ranking.

Valutiamo tutti gli aspetti tecnici, ricerchiamo eventuali violazioni alle linee guida di Google e studiamo le pagine e gli articoli pubblicati, per capirne valore, pertinenza e qualità.

Dopo lo studio, forniamo tutte le azioni da attuare per aiutare il tuo sito web a rispettare i Core Web Vitals e i Ranking Signals, fondamentali affinché Google dia valore ai contenuti e migliori il posizionamento SEO all’interno del suo motore di ricerca.

Il nostro team è composto da SEO Specialist, Web Developers, SEO Copywriter e altri professionisti che lavorano in sinergia per offrirti il miglior servizio possibile. Contattaci per una consulenza gratuita.