Il funnel è morto: “Nel 2025 il cliente non scende da nessuna parte, semmai si fa un giro. E torna.”
Il funnel è morto. Lo diciamo chiaro e tondo, senza mezzi termini. E no, non è solo una provocazione da marketer annoiato. È la fotografia realistica di quello che succede oggi nel mondo digitale. E soprattutto: è il motivo per cui noi di Marketing-seo.it abbiamo deciso di cambiare rotta.
SOMMARIO
- Basta slide colorate, il percorso non è più lineare
- Google lo ha chiamato "Messy Middle". E non a caso.
- Dal funnel al flipper: se non segui il caos, resti fuori
- Cosa cambia in marketing-seo.it
- Le statistiche non mentono
- Il cliente è ovunque. Tu ci sei?
- Conclusione: chi ha ancora un funnel nel 2025...
Basta slide colorate, il percorso non è più lineare
Per anni ci siamo raccontati che il cliente attraversa un percorso logico: awareness, interesse, desiderio, azione. Il famoso imbuto. Prima ti vedo, poi mi informo, poi decido e infine clicco. Magari.
Oggi funziona così: vedi un brand su TikTok mentre sei in bagno. Scorri. Lo rivedi in un carosello su Instagram. Magari metti un like. Due giorni dopo lo cerchi su Google. Apri un risultato. Ti distrai. Lo trovi in un articolo condiviso da un amico. Stavolta leggi. Ma non clicchi. Dopo due settimane, torni su Google. Stavolta compri.
Questo non è un funnel. È un giro largo. Caotico. A volte imprevedibile. Ma è reale.
Google lo ha chiamato "Messy Middle". E non a caso.
Secondo uno studio ufficiale di Google (Think With Google), la decisione d'acquisto moderna non è una sequenza, ma un loop. L'utente esplora, valuta, dimentica, torna. E lo fa più volte. In media, una persona visita più di tre fonti diverse prima di decidere. E spesso non ricorda dove ha scoperto il brand.
Il punto? Non controlli più il percorso. Ma puoi farti trovare quando serve. Non devi solo "posizionarti" su Google, devi esistere nella testa dell’utente anche mentre guarda un video, scrolla i reel o si legge le recensioni sul cellulare mentre aspetta il caffè.
Dal funnel al flipper: se non segui il caos, resti fuori
L’immagine è questa: il cliente è una pallina da flipper. Rimbalza ovunque: social, recensioni, newsletter, Google, podcast. Ogni tocco può essere quello giusto. Ma solo se ci sei. E solo se sei coerente.
Ed è qui che entra in gioco il nuovo approccio di marketing-seo.it.
Cosa cambia in marketing-seo.it
Noi oggi ragioniamo per ecosistemi. Perché l’utente non fa un viaggio lineare. Fa tappe, deviazioni, torna indietro, confronta e a volte semplicemente sparisce. Quindi ogni pezzo della comunicazione deve essere solido da solo, ma anche parte di un disegno più grande.
Ottimizziamo per la SERP, sì. Ma anche per i titoli nei caroselli social. Scriviamo pensando alla SEO, ma ci chiediamo sempre se la persona dall’altra parte leggerà davvero fino in fondo. Ogni contenuto ha un tono riconoscibile, perché oggi non vince solo chi arriva per primo. Vince chi resta nella memoria.
Costruiamo presenza, non solo visibilità. Rendiamo coerente la comunicazione tra post social, blog, email e schede prodotto. Perché il cliente può iniziare da qualsiasi punto, e tutto deve parlare la stessa lingua.
E soprattutto, smettiamo di trattare ogni canale come se fosse un universo a parte. Il blog non è una cosa, il profilo Instagram un’altra, l’email un’altra ancora. Sono tutti parti di uno stesso racconto. Lo stesso tono, lo stesso messaggio, la stessa credibilità. Perché oggi quello che funziona non è tanto dove sei, ma quanto sei coerente ovunque. Ed è lì che si costruisce il vero valore.
Le statistiche non mentono
Oltre allo studio Google, anche HubSpot nel suo State of Marketing Report 2024 conferma: il 63% dei marketer non segue più funnel lineari. E oltre il 70% afferma che i clienti arrivano da percorsi sempre meno tracciabili.
Secondo una recente analisi di Gartner, più del 80% delle decisioni di acquisto B2B avviene fuori da un contesto controllato dal brand, tramite fonti esterne, forum, conversazioni e contenuti organici.
Questo significa una cosa sola: se ti ostini a costruire solo landing e funnel lineari, stai parlando con una parte sempre più piccola del tuo pubblico.
Il cliente è ovunque. Tu ci sei?
Nel 2025 il cliente non ti aspetta su una landing page perfetta. Ti incontra per caso. Magari ti cerca, ma nel frattempo si distrae. Oppure ti conosce da settimane, ma solo oggi si decide a cliccare. Se non ci sei in quel momento – o se il tuo messaggio è incoerente – hai perso un’occasione che forse non tornerà.
Non devi inseguire il cliente. Devi essere il punto dove si ferma volentieri.
E per esserlo, serve metodo. Serve ascolto. Serve tempo. Ma soprattutto: serve smettere di inseguire modelli del passato e iniziare a ragionare come si muove oggi davvero una persona online.
Quello che spesso ci dimentichiamo, però, è che dietro ogni click mancato non c’è un fallimento, ma una persona reale. Una persona che magari non era pronta, non aveva tempo, o semplicemente non era nel mood per approfondire. Eppure quell’incontro conta. Perché nella comunicazione di oggi non esistono più “occasioni perse”, ma solo punti di contatto preparatori. Anche un semplice scroll veloce può diventare parte di una decisione futura. Ecco perché vale la pena esserci sempre, anche quando non sembra servire.
I contenuti che oggi non convertono, sono quelli che domani faranno dire “Ah sì, mi ricordo di loro”. E in un panorama dove tutto è volatile, dove le persone si dimenticano in un attimo, essere riconoscibili è molto più prezioso che essere visibili. È per questo che investire nella coerenza, nella voce, nella ripetizione intelligente del messaggio non è solo una scelta strategica: è una forma di rispetto per chi ci legge. Perché non stiamo vendendo a numeri, ma parlando a persone. E le persone, se ben trattate, tornano. Magari non quando vuoi tu, ma quando hanno davvero deciso.
Conclusione: chi ha ancora un funnel nel 2025...
... è rimasto nel 2015. E ci dispiace per lui. Ma non è mai troppo tardi per aggiornarsi.
Il marketing moderno è mobile, sfuggente, umano. E non si lascia più rinchiudere in un imbuto.
Noi lo abbiamo capito. E siamo pronti a scrivere – insieme – una strategia diversa. Una strategia che funziona nel mondo vero.
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