Le vanity metrics sono importanti perché danno una percezione migliore di un brand. Come usarle con successo.
Se ne sente parlare spesso eppure non tutti hanno le idee chiare sulle vanity metrics e sulla loro utilità, in questo articolo cercheremo di fare un po' di chiarezza, spiegando perché sono importanti per chi ha un brand e come usarle nel modo giusto per ottenere dei riscontri positivi e avere successo.
Le vanity metrics non sono altro che visualizzazioni, sessioni, visite al sito, like, commenti, condivisioni, retweet che si spera di ottenere quando si condividere un contenuto sui canali digitali, sono metriche che servono a misurare il grado di interesse degli utenti e capire quali sono i contenuti più apprezzati.
Perché vengono chiamate “metriche della vanità?” Perché queste metriche non sono l’unico strumento disponibile per misurare le performance dei contenuti condivisi in una strategia social, anzi, in alcuni casi rappresentano un indicatore inutile in termini pratici ma utile a soddisfare l’ego digitale e migliorare la percezione che gli altri hanno di quest’ultimo.
Gli esperti del social media marketing sono molto discordanti sulla vera utilità delle vanity metrics, c’è chi pensa che non servano a niente, altri le reputano importanti, qual è la verità? Tutto dipende da come vengono interpretate ed utilizzare nell’ambito delle analisi e dal peso che gli viene attribuito.
PERCHE’ LE VANITY METRICS SONO IMPORTANTI
Se non si hanno follower non si può avere audience, senza engagement l’algoritmo dei social media tende a rendere più difficile anche solo mostrare i contenuti nel feed dei contatti, di conseguenza, avere metriche su follower ed engagement sono la base da cui partire per migliorare la presenza sui social media.
Quando un utente segue il brand, è consapevole che sta gli sta dando la possibilità di comparire sul feed, allo stesso modo, se condivide un post, vuol dire che lo ha letto e che per qualche motivo vuole mostrarlo agli altri.
Le vanity metrics indicano che il brand si sta collegando con singoli utenti su una piazza pubblica, un’opportunità offerta solo dai social media.
Se si è ancora in fase di start-up dell’attività e si vuole far accrescere la Brand Awareness, le vanity metrics sono un contributo importante per farsi un’idea della direzione da seguire per avere successo.
Inoltre, analizzando attentamente queste metriche, sarà possibile comparare le performance dei contenuti condivisi, facendosi un’idea di ciò che può interessare davvero, da questa base di osservazioni, si potrà decidere quale tipo di strategia intraprendere per una buona riuscita.
È importante avere un obiettivo finale da raggiungere, infatti, le metriche social perdono la loro utilità nel momento in cui non se ne ha uno, vedere un buon numero di follower, like e condivisioni fa sicuramente piacere, ma non necessariamente dicono quello che vuoi, bisogna sempre chiedersi: mi stanno portando un valore reale? In che modo contribuiscono alla mia fama sui social media?
Uno dei motivi più frequenti per cui le metriche social diventano vanity sta nel fatto che chi effettua le analisi delle performance spesso considera queste metriche in modo isolato o non le tiene in considerazione, rendendo il report più complesso. Bisogna, quindi, tenerle in considerazione insieme a tanti altri fattori.
COME USARE CON SUCCESSO LE VANITY METRICS
Gli obiettivi di un’azienda possono essere svariati e non comprendere solo le vendite dirette, ma anche:
Conversion: i social contribuiscono alla generazione di lead di valore che possono essere contattate per costruire relazioni finalizzate alla vendita
Brand awareness: con i social il brand o un prodotto da lanciare hanno una percezione migliore rispetto ai competitor e generano un sentiment positivo che può tradursi in possibili vendite.
Customer Experience: tramite un buon servizio di Customer Service sui social, l’esperienza del cliente viene migliorata, un cliente soddisfatto del servizio di assistenza sarà più propenso a promuoverne il nome.
Per cui, a seconda degli obiettivi aziendali, si possono utilizzare le vanity metrics in modo utile e sensato e trasformarle in metriche ancora più utili.
1. CTR E BOUNCE RATE
Non bisogna contare solo i click ma monitorare anche il CTR che indica la percentuale di click ottenuta in base alle visualizzazioni, un dato ancora più significato in termini di ROI, se associati al bounce rate, ovvero, la frequenza di rimbalzo che è la percentuale di visitatori della pagina che lasciano il sito dopo aver visualizzato solo quella.
2. REFERRAL E PERCENTUALE TRAFFICO SOCIAL
È importante monitorare il traffico prodotto dai social, in questo modo si potranno fare confronti tra i social media e altri canali, come search e display in modo da poter calcolare il valore dell’azienda.
3. MENZIONI E SHARE OF VOICE
Le menzioni da sole hanno poca importanza ma calcolare lo share of voice, che indica la percentuale di menzioni del brand all’interno del settore di attività è un indicatore rilevante del proprio peso rispetto alla concorrenza.
4. COMMENTI, CONVERSATION RATE E CONDIVISIONI
Il conversation rate è la percentuale di commenti a un post sul numero di follower complessivo, fare questo calcolo può essere utile per capire il tasso di conversazione; importante è anche l’amplification rate che misura il tasso di condivisioni per post sul numero totale di follower.
5. TEMPI DI ATTESA ASSISTENZA CLIENTI
Il servizio clienti sui social è importante, per fare un calcolo preciso e capire la qualità del servizio offerto, bisogna tenere in considerazione il tempo della prima risposta ai messaggi, si avrà un’idea del tempo di attesa medio.
Tutti questi fattori sono importantissimi se si vogliono avere chiari tutti i dati utili a soddisfare gli obbiettivi della propria azienda o il brand, in questo contesto le vanity metrics sono in grado di contribuire a un maggiore successo.
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