Da invisibile a influente. I 5 punti fermi per avere successo su Instagram nel 2025 (e un caso reale che lo dimostra)
Instagram cambia di continuo: cambia l’algoritmo, cambiano i formati, cambia la concorrenza. E chi lavora ogni giorno sui social lo percepisce benissimo. L’unica cosa che non cambia mai è una: su Instagram non cresce nessuno per caso. Ogni profilo che “esplode” ha dietro una strategia, anche quando non sembra. Dopo aver studiato centinaia di account e letto (e scritto) numerosi articoli tecnici su Marketing-SEO.it, è evidente che i profili che funzionano seguono sempre gli stessi 5 principi chiave. E per capire quanto facciano davvero la differenza, più avanti ti mostro una case history reale.
Pubblicare quando gli altri possono vederti (e non quando capita)
Uno degli errori più comuni è pubblicare “quando ti viene”. Purtroppo non funziona così. Instagram decide il destino di un post nei primissimi minuti: la velocità iniziale delle interazioni è tutto. Se un contenuto parte lento, la sua visibilità finisce lì. È per questo che l’orario conta più di quanto si pensi.
Secondo i dati analizzati da Marketing-SEO, gli orari migliori restano tra le 09:00 e le 13:00 nei giorni feriali. È un range che funziona in tante nicchie e che vale la pena testare. L’approfondimento completo lo trovi qui:
https://www.marketing-seo.it/blog-marketing/389-quando-pubblicare-su-instagram-migliori-orari-del-2021-2022.html
Detto questo, non è una regola fissa: ogni pubblico ha i suoi orari. Per questo gli Insight sono fondamentali. Prima di fissare uno “slot” fisso di pubblicazione, è meglio vedere quando i follower sono realmente online. Non a caso, da un’analisi su 32 account business è emerso che scegliere l’orario giusto può aumentare le impression anche del 28%. Quindi sì, l’orario conta eccome.
Le Storie sono l’anima del profilo: senza di loro non cresci
Le Storie non sono un contorno, e non sono più “il contenuto veloce da fare quando non sai cosa postare”. In realtà sono il modo in cui Instagram capisce se un utente è davvero interessato a te. Più una persona guarda le tue Storie, più Instagram gli farà vedere i tuoi post nel feed. Semplice e potentissimo. C’è poi un altro aspetto che molti ignorano: le Storie servono anche per analizzare la concorrenza. Su Marketing-SEO abbiamo pubblicato una guida molto utile su come guardare le Storie in anonimo. È comodissima quando vuoi studiare cosa fanno gli altri senza farti notare e senza influenzare le loro metriche. Ecco il link diretto: https://www.marketing-seo.it/blog-marketing/488-come-visualizzare-le-storie-su-instagram-senza-farsi-vedere.html
Grazie a questo tipo di osservazione puoi capire la frequenza che usano, la narrativa, il formato dei contenuti, ma soprattutto il modo in cui trasformano una Storia in un DM o in un clic verso un link esterno. Dalle analisi fatte posso dirti una cosa con certezza: i profili che pubblicano qualche Storia ogni giorno o almeno tre a settimana crescono molto di più. Non per magia, ma perché le Storie mandano segnali continui all’algoritmo.
La visibilità nasce dentro e fuori Instagram
Lo spiego anche nel video su Facebook qui sotto:
https://www.facebook.com/rogpag/videos/vuoi-essere-notatto-sui-socialpostare-non-basta-pi%C3%B9se-vuoi-far-parlare-di-te-ser/1317932256478670
Oggi l’attenzione non si costruisce più solo su Instagram. Se vuoi che il tuo profilo cresca, devi essere presente anche fuori: altri social, menzioni, articoli, link esterni, media. Instagram valuta tutto. Non ragiona più sul “posto singolo”, ma sul profilo nel suo insieme. Contano le Storie, contano i DM, contano i segnali che arrivano da fuori e contano le azioni ripetute nel tempo e contano soprauttto i link dei media (Giornali, blog di settore). Ecco perché a volte succede che un profilo pubblichi tanto e magari infili pure un contenuto virale… ma poi non cresca. Senza una strategia redazionale completa è impossibile trasformare un picco in una crescita stabile.
Quando la crescita diventa una questione legale: la soglia dei 500.000 follower
C’è un aspetto che molti non conoscono ancora perche la normativa e recente e L'AGCOM ne inventa sempre una nuova. Quando superi i 500.000 follower o raggiungi 1 milione di visualizzazioni al mese, non sei più “solo un creator”. A quel punto devi iscriverti al Registro Influencer AGCOM, proprio come spiegato qui e rispettare determinate regole specifiche. In pratica diventi a tutti gli effetti un soggetto editoriale: devi essere trasparente nelle sponsorizzazioni, chiaro nelle collaborazioni e conforme ai vincoli AGCOM. È un passaggio importante, che va pianificato per tempo, perché arrivare alla soglia senza saperlo è più comune di quanto si pensi. E non c'e tempo di adeguarsi visto che la regola e' gia legge a tutti gli efffetti.
Per rendere tutto più concreto voglio citarti una case history: un profilo fitness che era fermo da mesi a 12.800 follower. In 60 giorni ha registrato un incremento di 5000 followers ed un +348% di impression organiche e oltre 500.000 views al profilo di cui il 70% di persone non followers. Nessun contenuto virale. Nessuna sponsorizzazione adv instagram nativa. Solo strategia: orari giusti, Storie costanti, analisi invisibile dei competitor e una promozione organica volta all'aumento di followers che esi e' riflettuta anche su un incremento di like (e abbonamenti al percorso a pagamento dove il proprietario del profilo si offre come personale trainer a distanza) 
Questo dimostra una cosa: su Instagram non cresce chi pubblica di più, ma chi pubblica con criterio. Crescono quelli che studiano il proprio pubblico, che osservano la concorrenza, che costruiscono relazioni reali e che pianificano tutto in modo coerente e che si fanno seguire nelle promozioni. È un lavoro di metodo, non di fortuna.
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