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L’App Immuni è disponibile, come funziona e su quali dispositivi si può installare

Dal 1 giugno l’app Immuni è disponibile e può essere scaricata dagli storie Apple e Google dopo aver ottenuto l’ok dal Garante per la Privacy. Scopriamo come funziona e quali sono i dispositivi su cui è possibile installarla.

Iniziamo col dire che Immuni è l’applicazione realizzata per il tracciamento dei contagi da covid-19, uno strumento molto dibattuto che, è stato accompagnato da moltissime polemiche a causa della possibile violazione della privacy dei cittadini.

Dopo che il Garante per la Privacy si è preso il tempo necessario per esaminare l’app e il suo funzionamento, ha dato parare favorevole alla diffusione e all’utilizzo.

Da qualche giorno Immuni può essere scaricata dal Google Play Store e dall’Apple Store, in alternativa, può essere effettuato il download direttamente dal sito Immuni.italia.it andando nella sezione “Scarica l’app”.

Ebbene, nonostante l’app può essere scaricata in tutta Italia, in questo momento è solo in fase di sperimentazione e dal 3 giugno il software è attivo solo nelle Marche, in Liguria, in Puglia e in Abruzzo.

Dopo questo test iniziale che dovrebbe durare circa 15 giorni, il software sarà disponibile in tutta la Penisola.

Come funziona Immuni

Per settimane si sono fatte varie ipotesi su come Immuni avrebbe tenuto traccia dei contagi, oggi finalmente possiamo dare informazioni certe.

Immuni associa a ogni telefono un codice casuale, che cambia varie volte ogni ora e che non contiene le informazioni sul dispositivo o sulla persona.

dati

Se due persone che hanno scaricato Immuni sullo smartphone si avvicinano e restano a meno di 2 metri per circa 15 minuti, si scambieranno i codici tramite protocollo Bluetooth Low Energy.

L’applicazione ricorderà il contatto ma non memorizzerà il luogo in cui è avvenuto l’incontro.

E se si incontra un positivo? Chi risulta positivo al tampone e ha scaricato Immuni, può decidere di condividere i propri codici casuali. Tutti gli utenti che entrano in contatto con la persona ricevono una notifica sul proprio smartphone, che le avvisa del possibile rischio

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Limitazioni dell’app Immuni

Dopo il lancio di Immuni, gli esperti si sono pronunciati in merito alla sua effettiva utilità, secondo la loro opinione, solo se verrà scaricata da almeno il 70-80% della popolazione, questa avrà un’efficacia.

Alcuni esponenti politici sostengono che sarà efficace anche se scaricata solo dal 25-30% della popolazione, ma molti modelli matematici sembrano evidenziare tutt’altro: se il tasso di adozione è 1 su 4, le possibilità di ricevere una notifica con un contatto positivo sono estremamente ridotte, solo l’1%.

Se si tiene conto che la popolazione italiana è anziana e che le persone di una certa età non hanno particolare familiarità con la tecnologia, usare Immuni diventa un problema.

Inoltre, chi entra in contatto con un positivo non viene posto subito a tampone e l’isolamento è volontario, così come il fatto che i positivi possono decidere o meno se condivide i codici casuali del proprio dispositivo. Tutto questo ne abbassa l’efficacia.

Queste considerazioni servono a comprendere ancora di più quanto sia importante scaricare l’applicazione affinché possa essere uno strumento effettivamente utile per la comunità nella lotta al Coronavirus.

Superati gli ostacoli sul trattamento dei dati personali e sulla privacy, non ci sono particolari problemi che ne impediscono l’adozione sui nostri dispositivi.

Su quali dispositivi si può scaricare IMMUNI? Quali sono quelli esclusi?

Dal primo giugno, l’app Immuni è stata scaricata in sole 24 ore da 500.000 mila persone, ma se alcuni utenti sono riusciti fin da subito ad ottenerla, altri sono tagliati fuori a causa del proprio dispositivo.

Infatti, proprio sul sito ufficiale di Immuni, viene spiegato che l’app non sarà supportata da tutti i device, ma solo da quelli che rispettano i requisiti riguardanti il sistema operativo. Vediamo quali sono i dispositivi che non possono scaricare Immuni.

iOS

Per i dispositivi con sistema operativo Apple, questi dovranno avere necessariamente la versione 13.5 o superiore, il che vuol dire che Immuni può essere installata solo su: iPhone 11, iPhone 11 Pro, iPhone 11 Pro Max, iPhone Xr, iPhone Xs, iPhone Xs Max, iPhone X, iPhone SE (seconda generazione), iPhone 8, iPhone 8 Plus, iPhone 7, iPhone 7 Plus, iPhone 6s, iPhone 6s Plus, iPhone SE (prima generazione).

Restano esclusi: iPhone 6, iPhone 5s e 5, melafonini che non hanno ricevuto l’aggiornamento ad iOS 13.

Android

Per i dispositivi Android, sono supportati quelli che avranno i seguenti requisiti: sistema operativo Android 6 o superiore, Google Play Services versione 20.18.13 o superiore; Bluetooth Low Energy.

requisiti android immuni

In sostanza sono compatibili la maggior parte dei dispositivi Android, ad esclusione dei seguenti (per ciò che riguarda i brand più famosi): Samsung Galaxy S4 ed S3, Motorola Moto G, Moto X e Moto E, LG G2.

Si consiglia, comunque, di verificare sempre la versione del sistema operativo Android presente sul proprio dispositivo ed eventualmente, controllare se sono disponibili degli aggiornamenti di versione dello stesso, entrando nel menu delle Impostazioni.

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