Skip to main content
REGISTRATI  -  LOGIN  -  LISTA ORDINI  e  FATTURE  
Emettiamo regolare Fattura. Nessuna spesa nascosta. Risultato garantito!

WhatsApp e la “Privacy migliorata”: facciamo chiarezza sulla bufala dell’IA che legge le chat

 

Negli ultimi giorni sta circolando su WhatsApp un messaggio allarmante che invita gli utenti ad attivare una presunta opzione chiamata “Privacy migliorata” per impedire all’Intelligenza Artificiale di accedere a chat e dati personali. Il testo afferma che, senza questa attivazione, l’IA potrebbe leggere i messaggi dei gruppi, recuperare numeri di telefono e persino visualizzare conversazioni private.

Come spesso accade, si tratta di una bufala virale, già smentita dal portale di fact-checking Bufale.net, che da anni si occupa di smascherare catene e notizie false diffuse online.

Il messaggio in questione indica addirittura una procedura da seguire per attivare questa fantomatica funzione: aprire la chat di gruppo, toccare il nome in alto e abilitare un’opzione chiamata “Privacy avanzata della chat”. Peccato che questa funzione non esista cosi come viene descritta e non abbia le funzioni citate. In realtà, tutte le chat su WhatsApp sono già tutelate dalla crittografia end-to-end, che garantisce che i messaggi possano essere letti soltanto dal mittente e dal destinatario. Né Meta, né altre piattaforme esterne, tantomeno sistemi di IA, hanno accesso al contenuto delle conversazioni.

Il vero scopo di questi messaggi allarmistici è spesso quello di generare panico e spingere gli utenti a diffonderli a catena per denigrare un marchio o un servizio digitale, amplificando la disinformazione. Per questo è sempre bene non condividere simili catene e verificare le informazioni su fonti autorevoli.

Cosa dice la catena fasulla sulla privacy? 

Il messaggio, diffuso a catena, spiega che per proteggere le chat bisognerebbe: Aprire la chat di gruppo, toccare il nome della chat in alto e scorrere verso il basso e attivare la voce “Privacy avanzata della chat”.

Secondo quanto scritto, questo permetterebbe di impedire all’IA di accedere ai messaggi. L’invito finale è quello di condividere subito la notizia in altri gruppi, soprattutto se si è amministratori, come il gruppo di cui fai parte per le passeggiate.

Ecco il testo preciso del messaggio

**“Da oggi l’AI è disponibile su WhatsApp e ha accesso a tutte le chat.
Tutti i partecipanti a una chat di gruppo possono/devono attivare l’opzione ‘Privacy migliorata’. In caso contrario, l’intelligenza artificiale può aprire i messaggi di gruppo, vedere i numeri di telefono e persino recuperare informazioni personali dal telefono, anche nelle chat private.

Come evitarlo:

  1. aprire la chat di gruppo.

  2. toccare il nome della chat in alto.

  3. scorrere verso il basso e attivare l’opzione ‘Privacy avanzata della chat’.

Fatelo il prima possibile e condividetelo con gli altri gruppi di cui fate parte, soprattutto se siete amministratori.”**

Perché è una bufala? Nessuna IA spia le chat

Uno dei punti cardine del messaggio virale è l’idea che una presunta intelligenza artificiale abbia accesso alle chat di WhatsApp. In realtà, questa affermazione è totalmente falsa. WhatsApp utilizza la crittografia end-to-end, una tecnologia avanzata che assicura che i contenuti delle conversazioni possano essere letti solo dal mittente e dal destinatario. Nemmeno gli stessi server di Meta, la società che possiede WhatsApp, possono decifrare i messaggi. Questo significa che nessun sistema esterno, neppure le più sofisticate IA, può entrare nelle chat per spiare o recuperare dati sensibili. Diffondere l’idea contraria significa soltanto generare allarmismo ingiustificato.

Non esiste l’opzione citata cosi come viene descritta

Il messaggio fa riferimento a un’impostazione chiamata “Privacy migliorata” o “Privacy avanzata della chat”. Anche in questo caso, si tratta di pura invenzione. All’interno di WhatsApp non esiste alcuna voce di questo tipo. Le reali opzioni di privacy disponibili riguardano invece aspetti come la visibilità della foto profilo, dell’ultimo accesso, lo stato online o l’attivazione dei messaggi effimeri. Inserire un nome apparentemente tecnico e plausibile è una strategia tipica delle bufale, utile a far credere agli utenti che ci sia davvero qualcosa da configurare. In realta' la configurazione della privacy avanzata sulla chat permette di bloccare il download automatico delle immagini, blocca la possibilita di eseguire un backup e poche altre funzioni.

Le catene di Sant’Antonio

Un ulteriore segnale che conferma la falsità del messaggio è l’invito a “condividere il prima possibile con altri gruppi”. Questa dinamica è tipica delle cosiddette catene di Sant’Antonio, che da sempre sfruttano il passaparola per diffondersi velocemente. L’obiettivo non è informare, ma far circolare una notizia falsa il più possibile, alimentando timori e disinformazione. La regola d’oro, in questi casi, è non inoltrare nulla senza aver prima verificato la fonte su siti affidabili come Bufale.net.

 WhatsApp mette a disposizione diverse impostazioni per aumentare la sicurezza, ma nessuna riguarda la presunta “IA spia”:

  • Blocco con impronta o Face ID: per impedire l’accesso non autorizzato alle chat.

  • Messaggi effimeri: che scompaiono dopo un certo tempo.

  • Controllo della visibilità di foto profilo e stato.

  • Gestione della conferma di lettura e ultimo accesso.

Queste funzioni reali permettono di avere maggiore controllo sulla privacy, ma non hanno nulla a che fare con l’allarme diffuso dal messaggio virale. Il messaggio che invita ad attivare la “Privacy migliorata” su WhatsApp per tutelarsi da furto dei dati da parte di Skynet (Opps...scusate, da parte delle AI) è una bufala priva di fondamento. L’applicazione non ha introdotto alcuna funzione simile e, soprattutto, nessuna intelligenza artificiale può leggere le chat protette dalla crittografia end-to-end. I messaggi sono al sicuro grazie alla crittografia.

Quindi perche' vengono postati contenuti e bufale simili? 

La diffusione di questa notizia falsa non riguarda solo la sfera della sicurezza digitale, ma offre anche spunti interessanti sul piano del marketing e della comunicazione online e sicuramente avvantaggia qualche competiro diretto di whatsapp ad esempio per citarne uno, Telegram

Le catene di WhatsApp, proprio come quella sulla “Privacy migliorata”, funzionano sfruttando alcuni dei meccanismi che sono alla base delle campagne di marketing virale: 

  • urgenza: il messaggio spinge a compiere un’azione immediata (“Fatelo il prima possibile”), generando ansia e FOMO (fear of missing out);

  • condivisione: l’invito a inoltrare il testo ad altri gruppi richiama lo stesso principio del passaparola, che nel marketing rappresenta uno degli strumenti più potenti per amplificare un contenuto;

  • autorevolezza simulata: usare termini tecnici o nomi di funzioni inesistenti (“Privacy avanzata della chat”) crea un’illusione di ufficialità, simile a quando una campagna pubblicitaria si appoggia a dati o trend per risultare più credibile.

Per i brand e per chi lavora con Facebook e Meta, questo caso evidenzia quanto sia fondamentale gestire la comunicazione con trasparenza e verificabilità. Un contenuto falso può diffondersi in poche ore raggiungendo migliaia di persone, generando danni d’immagine difficili da recuperare. Al contrario, una strategia di marketing che punta su informazioni verificate, storytelling autentico e interazione con la community è in grado di costruire fiducia e rafforzare la reputazione di un marchio.

In questo senso, la bufala della “Privacy migliorata” ricorda a chi lavora nel digitale che la credibilità è l’asset principale: tanto nel contrasto alla disinformazione quanto nel promuovere prodotti e servizi. Spesso queste catene vengono postate da aziende competitor per screditare il marchio oggetto delle bufale (in questo caso Meta, proprietaria di whatsapp) 

Prima di condividere contenuti allarmanti, è sempre consigliabile verificare la fonte su siti affidabili come che hanno già smentito la notizia. La vera sicurezza si ottiene non inoltrando catene ingannevoli, ma imparando a riconoscerle.

  • Creato il .
  • Visite: 316

Scopri altri consigli e notizie sul Webmarketing, SEO e Social Marketing: Continua la Lettura.

Blocco dello scrittore? Ecco come trovare idee sui tuoi contenuti

Come Trovare Idee per Contenuti con AnswerThePublic: la mia guida definitiva per post SEO-friendly e coinvolgenti Quando resto a corto di idee, apro AnswerThePublic: in pochi minuti mi sblocca il flusso...

Leggi tutto

La Tua SEO è Pronta per l'Era dell'AI? 3 Prompt CHAT GPT Rivoluzionari da Copiare e Incollare Subito!

L'intelligenza artificiale non è più fantascienza, ma la realtà che sta riscrivendo le regole del gioco. Google ha abbracciato l'AI in modo massiccio, trasformando non solo il modo in cui...

Leggi tutto

AI e social media marketing: come usare l’intelligenza artificiale per crescere

Oggi l’AI è una realtà concreta, anche per chi si occupa di social media e può diventare il tuo miglior alleato se vuoi migliorare la tua presenza online, far crescere...

Leggi tutto

Accessibilità Digitale: La Nuova Normativa UE e Perché la Tua Azienda Deve Essere Pronta

Accessibilità Digitale: La Nuova Normativa UE e Perché la Tua Azienda Deve Essere Pronta Dal 28 giugno 2025, la Direttiva UE 2019/882 sull'accessibilità digitale sarà pienamente operativa. Questa data segna un...

Leggi tutto

Perché devi affidarti a un social media manager se vuoi avere successo nel 2025

Oggi chi ha un’attività, grande o piccola che sia, ha capito che essere presenti sui social non è più una cosa da rimandare o fare solo quando si ha tempo...

Leggi tutto

Le novità social e i nuovi trend SEO legati all’AI: cosa cambia per il digital marketing

Il mondo dei social cambia ogni giorno (e la SEO deve stare al passo) Nel mondo del marketing digitale, restare aggiornati non è un'opzione: è una necessità. Le piattaforme social evolvono...

Leggi tutto

Quanti follower servono per fare live su TikTok?

TikTok non è più solo un social di tendenza: è un vero e proprio ecosistema dove si giocano strategie di visibilità, branding e monetizzazione. Tra le funzioni più richieste e...

Leggi tutto

I 5 personaggi Italiani piu seguiti su Instagram

I 5 italiani più seguiti su Instagram nel 2025 (con aggiornamento sul caso Ferragni) Instagram continua a essere il cuore pulsante dell’influenza digitale. Nel 2025, la piattaforma non è solo un...

Leggi tutto

Migliori siti dove comprare followers Instagram italiani

Se ti stai chiedendo se davvero valga la pena crescere su Instagram con follower italiani, fermati un attimo: non stiamo parlando solo di numeri, ma di un pilastro fondamentale per...

Leggi tutto

Comprare followers aiuta gli influencer ed i brand a partire col piede giusto

Se sei un influencer o un brand e vuoi far crescere il tuo business, è importante avere un numero elevato di followers da cui partire per raggiungere il target di...

Leggi tutto

Il funnel è morto: “Nel 2025 il cliente non scende da nessuna parte, semmai si fa un giro. E torna.”

Il funnel è morto. Lo diciamo chiaro e tondo, senza mezzi termini. E no, non è solo una provocazione da marketer annoiato. È la fotografia realistica di quello che succede...

Leggi tutto

Hai pubblicato un reel bellissimo... e l’hanno visto in pochi? Parliamo di Instagram Views

Quando il contenuto c’è, ma la visibilità no: benvenuti nel club Succede a tutti, anche ai più creativi. Hai fatto un reel che spacca, magari con il trend del momento, hai...

Leggi tutto

Cosa ne pensa chi ci conosce

Da molti anni ci distiguiamo dalla concorrenza per fornire servizi di alta qualita'. Siamo i primi fornitori italiani dei maggiori Influencer, Video Maker e Agenzie Web che rivendono il servizio. Vendiamo servizi social di incremento seguaci e servizi SEO efficaci e a prezzi competitivi! A differenza dei competitor le recensioni che leggerai sono certificate. Scopri cosa ne pensano i nostri clienti:

INFO e ASSISTENZA 055.7478543 - 342.8610009